ESSERE
L'apparenza inganna se non è vissuta come opera costante verso l'ambiente circostante che richiede presenza e ardore. L'apparenza non comporta apertura del cuore è solo esteriorità scialba e inopportuna per chi conduce un cammino di santità interiore.
Santificare l'azione significa essere e non apparire! Esserci al momento giusto per quell'azione, per quel compito da espletare. Nulla può infrangere l'azione rivolta a quella mansione importante per quel momento particolare.
L'apparire è staticità, l'azione costante è animazione nell'atto che si manifesta come presa di posizione nel momento che il compito si rende sempre più chiaro ed evidente. Il coraggio è la spinta interiore che proietta l'azione nel suo manifestarsi.
Essere è della massima importanza per rivisitare il luogo ove l'anima risiede.
Arcangelo Uriel